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giovedì 22 dicembre 2011

Palla di metallo caduta nel deserto della Namibia



La sfera, precipitata dal cielo,ha formato un cratere di 4 metri.

Potrebbe essere un pezzo di un veicolo spaziale. 

Scendono in campo anche la Nasa e l'Esa.

Qual è l'origine della palla di metallo caduta dal cielo sul deserto della Namibia? Si tratta di un oggetto pesante circa 6 chilogrammi, con un diametro di 35 centimetri, che è stata ritrovato nei pressi di un villaggio nel Nord del Paese, circa 750 chilometri dalla capitale Windhoek.
"Gli abitanti e le autorità del villaggio - ha riferito Paul Ludik, capo della procura namibiana, citato dal quotidiano tedesco di Welt - hanno udito diverse esplosioni nel raggio di tre chilometri, poi cinque giorni dopo hanno individuato questo oggetto sferico". La sfera, che sembrerebbe vuota all'interno, è formata da due metà identiche saldate assieme.
Il luogo del ritrovamento, avvenuto a metà novembre, dista 18 metri dal punto in cui è caduta, dove adesso c'è un cratere profondo 33 centimetri e largo 4 metri. Dato che le autorità locali non riescono a venire a capo del mistero, presto saranno la Nasa e l'Esa ad occuparsene: "Esiste la possibilità che questo oggetto sia caduto sulla Namibia da un qualche veicolo spaziale", ha affermato Ludik.

lunedì 19 dicembre 2011

Mangia il panettone , ma solo in conferenza stampa... esonerato


Solo 2 giorni fa l'allenatore mangia in conferenza stampa con il panettone e si è fatto riprendere anche mentre lo mangiava. Questa mattina , notizia dal sito ufficiale del palermo dove dicono che ieri è ritornato Sean Sogliano e oggi Mangia è stato esonerato e arriverà al suo posto Bortolo Mutti (ex allenatore del palermo dall'era di Sensi, appena arrivò Zamparini lo ha subito esonerato).
Denis Mangia sarà stato esonerato per la perdita del derby contro il Catania o perché  Zamparini si è sentito preso per il c...  da quell'immagine? 
Zamparini si sarà fatto il conto che si creava un precedente facendo arrivare l'allenatore a Natale  ....

sabato 17 dicembre 2011

Greenpeace e facebook fanno pace

«Cari amici, questo messaggio esprime tutta la nostra felicità per una buona notizia: dopo venti mesi di pressione da parte di tutti voi, che siete i nostri sostenitori, Facebook ha annunciato di rinunciare ad alimentare i suoi server con energia ricavata dal carbone, a favore di fonti pulite e rinnovabili. Ce l'abbiamo fatta: grazie a tutti!». È con questo comunicato che Greenpeace ha reso noto ai sottoscrittori della propria newsletter la dichiarazione d'armistizio con il social network più popolare del mondo.
Da quasi due anni, infatti, gli attivisti di Greenpeace martellavano Zuckerberg & co chiedendo di mettere fine all'emissione di Co2 dei loro capienti server, pari quasi all'inquinamento prodotto dall'intera città di New York. Il risultato del boicottaggio, quasi esclusivamente a opera del popolo di internet, è andato oltre le migliori aspettative: i vertici di Facebook si sono anche impegnati a sviluppare un programma d'informazione che invita le altre aziende alla conversione verso le energie pulite. La pressione di Greenpeace, ora, si concentrerà su altri tre "nemici" informatici da convincere: Apple, Microsoft e Twitter, che dovranno seguire al più presto il buon esempio di Facebook.

giovedì 15 dicembre 2011

1° mese senza fumare

Senza nemmeno accorgermene  già è passato un mese da quando ho scelto di non fumare.
Adesso le caramelle mi durano di più , rispetto all’inizio adesso le prendo proprio per finirle e non perché mi viene di fumare.
Adesso magari vedo il posacenere pieno di caramelle al caffè e decido di prenderne una, all’inizio invece la prendevo per  ovviare alla tentazione di fumare. I filtrini ci sono giornate in cui non ne sento il bisogno di usarne e giornate che magari vedendoli dico: “ mah sì , ora gioco un po’ col filtrino” .
Mi sta sembrando troppo facile smettere di fumare, non so il perché ma sentendo gli altri che hanno smesso, mi raccontano cose del tipo : “ appena c’è vicino a te uno che fuma ti viene la tentazione di fumare”. Invece a me non mi è capitata questa tentazione , è come se avessi rimosso definitivamente dalla mia mente che prima fumavo e pure molto per giunta.
Poi ci sono quelli che smettono di fumare e sembra che  diventano dei militanti di un movimentano contro il fumo molto accaniti, in quanto appena gli fumi vicino ti dicono di allontanarti o di spegnere la sigaretta e che gli dà fastidio il fumo, se poi gli dici scherzando che prima anche loro fumavano e che quindi possono evitare di fare in quel modo, sbroccano di brutto e ti cominciano a insultare diventando quasi antipatici.
Io spero di non diventare come loro , anche perché vedendo la loro reazione , ho sempre preferito continuare a fumare ed evitare di fare l’antipatico con amici e conoscenti , si perché li ho sempre definiti degli stupidi.
Io personalmente prima di prendere il vizio di fumare, ricordo che un poco di fastidio me lo creava il fumo passivo delle altre persone , quando fumavo sentendo il fumo degli altri , automaticamente e istintivamente mi veniva di prendere il pacchetto delle sigarette e accenderne una, sempre che già non fumavo, un po’ di fastidio  l’odore  del fumo passivo, me lo dava , per non parlare quando arrivavo a casa  la sera dopo essere stato in ambienti chiusi con altri fumatori e poi sentire l’odore del fumo nei vestiti. INSOPPORTABILE.
O anche il fatto di fumare nella stanza da letto, non esisteva, l’unico luogo dove fumavo in casa era solo ed esclusivamente la cucina e tenevo sempre una finestra aperta uno spiraglio per far circolare l’aria. Con la porta di entrata della cucina tassativamente chiusa per evitare di far andare l’odore delle sigarette in giro per la casa e quindi nella stanza da letto, addirittura nei mesi estivi preferivo affacciarmi fuori nel balcone per fumare quando ero senza far nulla .
Adesso dopo un mese di non fumare, la mia casa si può considerare come quei paesi dove all’entrata c’è la tabella di  zona denuclearizzata . Si adesso posso respirare tranquillamente aria pulita in tutte le stanze , compresa la cucina  e ultimamente non compro più i profumi che si attaccano alle prese dell’impianto elettrico che emettono odori ogni 5 minuti . Adesso se lo metto il profumo è solo per togliere l’odore di frittura che magari resta in cucina dopo aver cucinato e non ho bisogno di metterne uno nel corridoio.
Poi per quanto riguarda se c’è qualcuno che mi fuma accanto , ancora ora non sento il problema di diventare cinico e antipatico, non mi dà il ricordo di fumare una sigaretta e non mi induce ad accenderne una , mi sembra un odore insopportabile anziché un odore di richiamo alla sigaretta. Però evito di lamentarmi con chi sta fumando , anche perché nei luoghi pubblici come attività e bar non si può fumare e quindi essendo all’aria aperta, possono fare tutto ciò che vogliono. Sarà anche perché ancora non so con certezza se questo periodo mi basta a togliere il vizio di fumare e voglio evitare di fare lo stronzo e poi ricaderci, o anche perché già mi davano fastidio gli ex fumatori che si lamentavano e quindi mi rifaccio al motto “ non fare agli altri ciò che per te non vuoi” , o sarà il fatto che tanto fastidio ancora non me ne da l’odore delle sigarette e a lungo andare magari mi sembrerà di più un cattivo odore e anche io farò parte di quegli stronzi che rinnegano ciò che prima facevano e si sentono superiori agli altri.
Ho già ricevuto in questo blog alcune testimonianze di altri che hanno smesso di fumare , ad esempio di un contatto del social network google plus che mi diceva che anche lui ha deciso una mattina di smettere e recandosi dal tabaccaio , anziché chiedere il solito pacchetto di sigarette, ha chiesto un pacco di caramelle , anche lui si ricordava e ha messo la data di quando ha smesso di fumare, e ha messo i mesi e il numero di settimane da cui era libero dal fumo. Quindi il fatto di ricordare la data di quando uno smette di fumare , secondo me è perché crea nella mente un evento importante, come ad esempio la data di compleanno della persona amata, la data di quando uno è andato in vacanza in qualche posto e si è divertito molto etc etc , e il cervello quindi immagazzina quella data informazione come un evento da ricordare e raccontare a tutti , magari quando sarò anziano avrò il nipotino sulle gambe e gli dirò : era il 15 novembre del 2011 quando decisi di…..


martedì 13 dicembre 2011

Video dai disesgni, con carta riciclata


12 Drawings a Day - 12 Dessins par Jour from Denis Chapon on Vimeo.

Per tre anni, dal 2008 al 2011, ho fatto 12 disegni al giorno (circa un secondo di video). Non avevo un’idea precisa prima di cominciare con il primo disegno. Ogni giorno prendevo gli ultimi tre disegni del giorno prima e continuavo l’animazione. Ho usato una penna non cancellabile e ho disegnato sul lato dietro di fogli A4 già usati.


lunedì 12 dicembre 2011

Scilipoti: il fratello scemo di Danny De Vito

A guardarlo di primo acchitto, sembrerebbe il sosia si Danny De Vito.
Sentendolo parlare , ci si ricrede subito.Scilipoti , ne ha combinata un'altra delle sue . 
"Lesbiche come ladri"
«Paola Concia è orgogliosa di essere lesbica? Va bene, ma questo che significa? Anche una persona che si dichiara ladro si dice orgoglioso...
Stamattina subito scuse su twitter e sul suo sito ufficiale da parte dell'ex ministro Mara Carfagna per la cretinata detta dall' "onorevole" Scilipoti e per le cose inqualificabili dette.
Sono curioso di sapere chi è stato a votarlo a questo... mah VERGOGNOSO

giovedì 8 dicembre 2011

Nuova Manovra

3 milioni di euro per le agendine dei parlamentari


In tempi di equità e sobrietà, anche per le pecore sono previsti sacrifici. Definitivi, però. L’ordine è pronto, il malloppo pure: 32.500 agende e agendine settimanali, formato scrivania e tascabili, rigorosamente di colore blu con il simbolo “Camera dei deputati” su rivestimento in pelle ovina. A Montecitorio la memoria è corta, troppo breve per ricordare aperitivi e votazioni oppure accendere l’i-Pad regalato a Natale, e dunque spendono 3,015 milioni di euro in tre anni (più Iva) per un mattoncino di carta elegantemente addobbato: pagine speciali e bianche, indirizzi e domicili, rubrica telefonica. Qualche anno fa, l’ex deputato Roberto Poletti (autore del libro Stato pappone) raccontava con disprezzo le abitudini di una casta ancora tollerata. Adesso che Mario Monti presenta il
conto, a Montecitorio fischiettano indifferenti. E una miniera, a ciclo continuo, spala denaro per cartoleria e stampanti, una voce in bilancio che si chiama “forniture”. Il lavoratore rinuncia a un pezzo di pensione, ma il deputato, per carità, mica può servire lo Stato senza un’agendina ottocentesca in pelle ovina? L’amministrazione di Montecitorio è precisa e solerte. C’era un’emergenza e, reattivi, sgomitano per risolverla. L’appalto per il 2012 è andato bene: già consumati, e presto distribuiti, 36 mila esemplari. E però, panico generale, che fare per il 2013, il 2014, il 2015? Lasciare un’eredità ai deputati di prossima legislatura, questa è in scadenza fra 17 mesi, è un dovere morale di Montecitorio. Perché cambiare tradizioni? Perché indugiare e risparmiare 3 milioni di euro?

E allora, spediti, Montecitorio pubblica l’avviso di gara il 18 ottobre, il 2 dicembre si chiudono le iscrizioni, il 12 dicembre si aprono le buste, e poi comincia l’asta al ribasso, nemmeno troppo visti i precedenti. Le “informazioni complementari”, cioè dei severi avvisi per le imprese, dicono che i deputati meritano massima attenzione e massima qualità. Non s’accettano patacche, e neppure copertine sintetiche. Quelle che, insomma, i cittadini comprano in edicola o in libreria. Il deputato può chiedere di più, perché mica deve pagare. I funzionari di Montecitorio fanno selezione e anticipano il giudizio: “In sede di gara dovrà essere presentato un campione di agenda e agendina e la pelle utilizzata, secondo quanto previsto dell’articolo 4, comma 4 del capitolato”. Care pecore , rassegnatevi: non c’è scampo, vi aspettano anni luttuosi. Vi immaginate, voi, care pecore, un deputato in giro per i Palazzi romani con un’agendina senza la vostra pelle. Quella ovina che l’arabo arrotola per i tappeti e cuce col cotone? Certo, ai deputati spettano (soltanto) 3 mila esemplari, 4 a testa, 3 grandi, 1 piccino.
Un mucchio di 30 mila agende e agendine, settimanali e semestrali, finiscono un po’ di qua e un po’ di là. Anche in vetrina, in vendita a chi? Boh. Spesso si offrono ai giornalisti, ai dirigenti, ai partiti. Sono riserve di carta per carestia. Non sia mai che l’i-Pad s’impalla. Il problema è che un’agenda, purtroppo anche per i deputati, può durare al massimo un anno, poi si butta. Oppure ignoriamo che a Montecitorio siano talmente parsimoniosi da usare le agende del 2010 per il 2011Forse, per un errore di date, non seguono il passo dei tempi.
Da Il Fatto Quotidiano del 07/12/2011.